Venerdì 9 giugno si tiene la quarta edizione nazionale della Notte degli Archivi, prevista all’interno del festival Archivissima. L’evento, patrocinato dal Ministero della Cultura (MiC) e organizzato in collaborazione con la Direzione Generale Archivi, vede la partecipazione della Sovrintendenza Capitolina insieme a oltre 400 enti e 25 reti territoriali e tematiche.
L’edizione 2023 della Notte degli Archivi esplora le suggestioni evocate dai carnet de voyage.
Al Museo del Teatro di Argentina il temaviene sviluppato con la mostra gratuita “Oltre Confine. Leptis Magna, Philae, Axum e Hazar Sum negli Archivi della Sovrintendenza Capitolina”, incentrata sul Fondo Ioppolo dell’Archivio Storico Disegni. Architetto e archeologo, Giovanni Ioppolo (1932-1999) svolse su commissione dell’amministrazione capitolina un’importante attività di documentazione grafica in occasione di missioni archeologiche all’estero. Negli spazi espositivi del Museo, dalle 19 alle 24, verranno presentati disegni e appunti realizzati da Ioppolo aventi a oggetto siti e monumenti quali Leptis Magna, la Grotta di Hazar Sum (Afghanistan) e la stele di Axum, portata a Roma dal regime fascista come bottino di guerra nel 1937 e restituita all’Etiopia nel 2008. Saranno inoltre esposti i rilievi del Tempio di Iside e del cosiddetto Tempio di Traiano di Philae Agilkia (Egitto), legati all’impresa del salvataggio dei santuari sommersi dalle acque del Nilo in seguito alla costruzione della diga di Assuan, inaugurata nel 1970.
All’Archivio Storico Capitolino dalle 8.30 alle 21 è invece in programma Quando i nuvoli neri che portano il temporale si avvicinano…Il giornale di viaggio di Giacomo Savorgnan di Brazzà, una mostra documentaria dal Fondo Brazzà basata in particolare su carte e foto di Giacomo, studioso di scienze naturali e fratello del più famoso esploratore Pietro. Nell’ultimo quarto del XIX secolo Giacomo intraprese per conto della Francia importanti esplorazioni scientifiche in Africa Equatoriale partecipando alle missioni del fratello. Alle 19 introduzione di Elisabetta Mori, archivista storica curatrice del Fondo e, a seguire, maratona di letture dal Giornale di viaggio, in collaborazione con l’associazione teatrale L’Albero della neve