Torna sull’ovale di piazza di Siena a Villa Borghese il rito senza tempo dell’equitazione ai massimi livelli, nel segno delle imprese dei fratelli D’Inzeo che qui si guadagnarono fama e gloria, ancora vive nella memoria collettiva. La 90ma edizione del concorso internazionale (tra gli otto maggiori al mondo), organizzato dalla FISE con la società pubblica Sport e Salute, è in programma dal 25 al 28 maggio.
Quest’anno il colpo d’occhio sul terreno di gara, da sempre considerato una meraviglia per fantini e spettatori, sarà ancor più impressionante: rimossa la staccionata di legno, piantata l’erba sull’anello di brecciolino, il grande campo verde orlato da cipressi secolari aggiunge 3.500 metri quadri alla propria estensione. Che ora misura 150 metri di lunghezza e 66 di larghezza, per un totale di 10.560 metri quadri. E altre migliorie, e una crescente cura nella manutenzione dell’ovale, sono attese grazie al recente accordo tra Roma Capitale e Sport e Salute.
Qui, dunque, e sulla sabbia del Galoppatoio di Villa Borghese, sono attese le quattro giornate di gara. E al Galoppatoio si comincerà giovedì 25, per approdare – dopo un fitto calendario – alle finali di piazza di Siena (tra le quali il blasonato Rolex Gran Premio Roma, tempio del salto a ostacoli, 500mila euro di montepremi) e ai sempre amatissimi caroselli conclusivi (San Raffaele, Lancieri di Montebello, Quarto Reggimento Carabinieri), eco visiva delle domeniche “in villa” nella Roma umbertina. Ghiotto il montepremi complessivo, un milione di euro, centomila in più rispetto al 2022.