Dao raddoppia la sua presenza su Roma con un nuovo format: Dao Chinese Bistrot. In via Ogliastra, nel centro di Piazza Bologna dove un tempo sorgeva il Dragone D’Oro, ha aperto i battenti il nuovo ristorante di Jianguo Shu.
Già proprietario di Dao Chinese Restaurant, il locale di viale Jonio divenuto un punto di riferimento per la cucina cinese – recente il riconoscimento dei tre mappamondi nella Guida del Gambero Rosso 2023 – Jianguo Shu ha intrapreso una nuova avventura ristorativa: “Ho deciso di creare un locale che rispetta sempre la tradizione cinese in cucina, mantenendo la qualità di Dao Restaurant, ma con una proposta più conviviale, variegata e dinamica pensata per un pubblico anche più giovane”.
IL LOCALE
Per la realizzazione di Dao Bistrot è stato fatto un importante lavoro di restyling ad opera dell’Arch. Emanuela di Cristino in collaborazione con l’Arch. Lara Ughetto e con la consulenza luce dell’Arch. Marco Ferrelli di Zeki Studio.
La nuova ridistribuzione degli spazi, pensati per rendere più fluido e funzionale il flusso di lavoro e dei clienti, ha dato vita a due accoglienti sale interne più un ampio dehor, per un totale di 120 posti tra divanetti e sedute. I bassorilievi in legno alle pareti sono frutto di un recupero e di un restauro dei pannelli decorativi che adornavano precedentemente il locale, come ad esempio l’albero della vita, mentre i separé restaurati sono stati appesi come quadri e gli antichi vasi cinesi ritrovano posto tra i nuovi arredi colorati. L’esterno accoglie il nuovo allestimento di luce e ombrellini impreziosito da piante ricadenti.
IL MENU
“Utilizziamo solo ingredienti selezionati e di qualità lavorati nel rispetto della nostra cucina. Da Dao Bistrot ci si immerge nella cultura gastronomica cinese, dove ogni pasto è un motivo di condivisione e di arricchimento. Il mio consiglio è di ordinare tutto insieme e condividerlo con i vostri commensali, per vivere la vera cucina cinese” così Jianguo Shu racconta la proposta gastronomica del suo nuovo locale, elaborata insieme allo chef Chen Shengying.
Il menu si apre con gli stuzzicanti “Shuijing Chunjuan” involtini di carta di riso con cetrioli, mango, rughetta e gamberi e “Zha Shu Cai” frittura di verdure alla cinese con zucchine, carote, patate, patate cinesi e taro. Da Dao Bistrot ampio spazio è dato agli Jiaozi, ben dieci diversi ravioli di pasta sottilissima, e sei Bao, panini al vapore, specialità tipiche cinesi fatte in casa da provare con ripieni di carne, pesce e verdure.
Tra le tante e differenti proposte segnaliamo: “Xiao Long Bao” ravioli al vapore ripieni di maiale, verza ed erba cipollina; “Shao mai” ravioli al vapore alla carota ripieni di maiale e gamberi; “Xie feng long bao” ravioli al nero di seppia al vapore ripieni di granchio, maiale, verza ed erba cipollina. Passando ai Bao evidenziamo i “Sheng jian Bao” alla griglia ripieni di maiale con verza, zenzero ed erba cinese; il “Ji rou shou zhua bing” crispy bao con pollo, funghi cinesi, cipolla e salsa di ostrica e il “Ya rou jiabao” al vapore con petto di anatra cotto a bassa temperatura e insalata.
L’offerta scorre poi tra Zuppe, Spaghetti e Riso. Da non perdere la Zuppa della Signora Song con branzino, bambù, prosciutto crudo, funghi cinesi ed erba cipollina; gli Spaghetti in brodo di carne di manzo, verdure e funghi cinesi da provare anche in versione piccante; i “Da lu mian” gli spaghetti con funghi cinesi e muer, tofu, verdure cinesi, pancetta salata ed erba cipollina; il Riso al vapore cotto nella foglia di loto con pollo, funghi cinesi e bambù e le tre varianti di Gaifan, il tipico piatto della cucina cinese con riso bianco e maiale, pollo o manzo.
A queste proposte si affiancano quelle di Carne, Pesce e Verdure. Solleticano il palato i Gamberi piccanti alla “Bi feng tang” con granella di arachidi speziati; il Pollo fritto alla Dao; il Manzo alla “Mi jiao” con peperoni, cipolle, pepe nero e miele; la Pancia di Maiale brasata alla Mao con patate stufate; l’Anatra arrosto cotta a bassa temperatura condita con spezie cinesi; il Mapotofu piccante con tofu, gamberi, maiale, porri, cipolle peperoncino di Sichuan. Si prosegue con il “Xiang gu cai” cavolo cinese con salsa di ostrica e bacche di goji; le Verdure cinesi saltate con fagiolini, anacardi, mandorle, noci macadamia e pistacchi.
In linea con l’offerta anche la carta dei dolci che include, tra le varie golosità, il Dolce di riso al vapore ripieno di anacardi e pistacchi, lo Xingren tofu, un dolce cinese tradizionale soffice e gelatinoso a base di latte di nocciolo di albicocca, agar e zucchero e il Gelato al Moutai, gelato artigianale al gusto di grappa di sorgo molto profumata dalle antiche origini.
Per un pranzo veloce Dao Bistrot propone una formula pranzo completa, composta da due pezzi di ravioli, riso bianco, mezza porzione di pollo o maiale in agrodolce e una verdura (prezzo 13.00 euro).
La proposta beverage, curata dalla sommelier Hiromi Nakayama, si connota per la presenza di circa venti vini che ben si abbinano ai piatti di Dao Bistrot e da due birre alla spina, Artemide la weizen ed Ecate l’IPA del birrificio romano Luxna che ben esaltano la complessità della cucina cinese. In carta anche Wong Lo Kat, una tipica bevanda cinese in lattina realizzata con un’infusione di erbe medicinali e dieci differenti tipi di tè cinesi.