Uno spazio dalla grande valenza storica che acquisisce in maniera armonica una veste moderna per proporre una pizza contemporanea nel centro di Roma a maggio è stata inaugurata la pizzeria “Brucio – Fuoco e Farina”, il nuovo progetto ristorativo di Antonio e Fabio Scorzafava, da tempo impegnati nel settore con altre insegne, che hanno voluto portare a Piazza delle Coppelle un prodotto d’ispirazione classica ma di concezione moderna. Il locale, situato in un palazzo storico dagli alti soffitti e con pietra a vista, è stato concepito come un luogo nel quale unire elementi d’arredo dalle piacevoli cromie con sedute in velluto e materiali che richiamano il valore storico degli ambienti. I fratelli Scorzafava hanno coinvolto in questa nuova sfida professionale altri 3 soci: Alessandro Avato, giovane pizzaiolo con importanti esperienze nelle più apprezzate pizzerie della Capitale, per puntare da subito su un prodotto di grande qualità, Emanuele Lamanna che seguirà dal punto di visto operativo il locale ed Eleonora Pagliarulo, il volto femminile di Brucio.
Tre sale interne, caratterizzate dal connubio tra le crome del verde e dell’oro, che possono ospitare fino a 50 coperti a cui aggiungere le 30 sedute situate nel piacevole spazio esterno: questa la struttura di Brucio – Fuoco e Farina la cui atmosfera è completata dalle luci al neon e dal forno a vista posizionato tra le 2 sale principali.
La proposta gastronomica è quanto mai interessate grazie al lavoro combinato di Alessandro Avato al forno e Giorgio Faga in cucina: “Proporremo una pizza contemporanea, di ispirazione casertana con il 70% di idratazione. Lavoro con grani umbri che donano una sensazione olfattiva incredibile all’impasto, ne deriva un sapore autentico che viene valorizzato da topping preparati in cucina da Giorgio” sottolinea Alessandro Avato. Una filosofia che permette di creare un menu che punta su fritti e pizze, queste ultime presenti anche nella sezione ‘dalla Piazza’, “una serie di proposte nate traendo ispirazione dalla vecchia destinazione d’uso di Piazza delle Coppelle, luogo nel quale prima c’era un mercato” aggiunge Avato. Da Brucio sarà possibile iniziare la propria esperienza gastronomica con l’assaggio di Fritti come il Supplì Classico, la Crocchetta di patate, la Frittatina alla Vignarola, lo Spaghetto di patata fritta con ripieno di moscardini alla Luciana, il Baccalà alla romana e Brucio Fritto, una pizza fritta (per 2 persone) con crema di melanzane bruciate, capocollo, melanzane grigliate, stracchino e semi di sesamo bianco. Da non perdere anche la sezione degli Spicchi (impasti preparati con la biga e cotti al padellino) nelle versioni Bruschetta, Tartare di Manzo, Crusco e Porchetta ed infine Gamberi rossi e Camomilla.
Le pizze sono invece divise nelle classiche categorie Bianche, Rosse e la già citata sezione ‘dalla Piazza’. Tra le prime meritano una menzione la Scarola e alici, la Boscaiola, lo Sformato (besciamella, patate mimosa, fior di latte, prosciutto cotto, parmigiano, noce moscata), e la Focaccia pomodoro bufala e prosciutto, ma anche la Carbonara; tra le rosse da non perdere la Margherita con bufala, la Napoli, la Capricciosa, la Diavola, e l’Amatriciana, mentre ‘dalla Piazza’ offre la possibilità di scegliere tra la Margherita Brucio (Salsa di pomodoro datterino di produzione propria, stracciatella di bufala, coulis di basilico), il Saltimbocca alla romana, la Genovese, la Seppie e piselli, e Una vegana a Coppelle. Anche i dolci sono di produzione propria, ed in carta sono presenti il Bruciamisù, particolare interpretazione di un grande classico, il dolce più rappresentativo del menu, la Creme brulèe, il Soufflé al cioccolato con gelato al cardamomo, la Frolla allo zenzero, e ‘Spicchio’, una pizza al ruotino in versione dolce.