Il 31 ottobre torna Roma Jazz Festival 2020, uno dei più importanti appuntamenti internazionali dedicati al jazz e alle sue infinite traiettorie con la sua 44°esima edizione. Il festival, ideato e organizzato da IMF Foundation in co-produzione con la Fondazione Musica per Roma, si svolgerà dal 31 ottobre al 20 novembre all’Auditorium Parco della Musica, alla Casa del Jazz e al Monk Club.
Roma Jazz Festival 2020
Prime assolute, ospiti internazionali e artisti italiani di spicco, nomi storici e nuove rivelazioni. Concerti, live streaming, incontri, presentazioni e, con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni, progetti appositamente pensati per le biblioteche e le scuole e realizzati grazie alla collaborazione con la prestigiosa rivista Jazzit, con un’associazione di consolidata esperienza come Il Jazz va a scuola e con diversi critici musicali.
Il tema di questa edizione è Jazz for Change. Un cambiamento necessario in un mondo afflitto dall’emergenza climatica, dalla messa in discussione dei diritti civili e dai rigurgiti sempre più invadenti di razzismo e nazionalismo, cui stanno reagendo con forza movimenti come Black Lives Matter e Climate for Change. La pandemia ci ha mostrato come sia di importanza strategica cambiare il nostro stile di vita, l’approccio con l’altro, il rapporto con l’ambiente e ripensare i tessuti urbani, immaginare nuovi modi di vivere gli spazi ma anche sfruttare al massimo le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. Il jazz, musica di trasformazione continua, può essere una fonte di ispirazione: un genere basato sulla cooperazione e sull’armonia ma che, al tempo stesso, insegna il rispetto dei ruoli e lascia libero spazio alle individualità.
Il festival si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti-covid vigenti e per consentire a una platea più ampia possibile di seguire il festival alcuni concerti – Area Open Project, Mario Tozzi e Enzo Favata, Alexander Hawkins e Hamid Drake, Salvador Sobral e Roberto Fonseca – saranno trasmessi in diretta streaming.
Il programma
- 31 ottobre in Auditorium Parco della Musica con un nome storico del grande jazz, Famoudou Don Moye, da ben 50 anni percussionista degli Art Ensemble of Chicago.;
- 1 novembre sempre in Auditorium Parco della Musica, per la prima mondiale del concerto multimediale Gong. La musica del trombettista Luca Aquino con la partecipazione speciale del percussionista francese Manu Katchè;
- 2 novembre in Auditorium Parco della Musica nel concerto di Mino Cinèlu e Nils Petter Molvær, che presentano il disco appena uscito (settembre 2020) SulaMadiana;
- 7 novembre ci si sposta al Monk club per una serata all’insegna delle sperimentazioni e degli incroci fra musica e cinema, con i due live di La Batteria e Ugoless;
- Simbolo di assoluta libertà creativa e di impegno politico sono sempre stati gli Area, formazione musicale aperta nata agli inizi degli anni ’70 intorno alla figura di Demetrio Stratos. Il 10 novembre, nella formula Area Open Project, presentano in Auditorium Parco della Musica il loro nuovo album in uscita il 24 ottobre per Warner;
- 11 novembre, dall’Auditorium si salpa verso il Mediterraneo con il concerto del sassofonista sardo di fama internazionale Enzo Favata e il celebre geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi;
- 12 novembre arrivano al Roma Jazz Festival 2020 il pianista inglese Alexander Hawkins, uno dei giovani musicisti europei più versatili e richiesti, e Hamid Drake, batterista della Louisiana di lunga e consolidata esperienza;
- 3 novembre in Auditorium, Salvador Sobral presenta il suo ultimo album Paris, Lisboa. Sobral ha una voce straordinaria, ha timbro e tecnica, appoggia le frasi della sinuosa lingua portoghese con la stessa sensibilità di un interprete jazz. Vederlo muoversi sul palco usando ogni gesto al solo scopo di accompagnare la canzone, con un atteggiamento del tutto anti-pop, rivela la sua assoluta spontaneità e sincerità;
- 14 novembre in Auditorium sarà invece la volta dello Chopin cubano, l’Herbie Hancock de L’Havana, il pianista Roberto Fonseca, dal 2001 membro stabile del Buena Vista Social Club;
- 15 novembre in Auditorium Parco della Musica con Leila e Sara Shirvani ed Enrico Morello per presentare, appunto, Clorofilla;
- 17 novembre è incentrato sul tema del tempo, sia cronologico, come nella suite iniziale dedicata alle quattro stagioni, che meteorologico, nei brani della seconda parte che rappresentano una riflessione sui danni causati dal cambiamento climatico;
- Dall’impegno ambientale si passa a quello più propriamente politico di Daniele Di Bonaventura, in concerto in Auditorium il 19 novembre con il gruppo Band’Union;
- 20 novembre in Auditorium nel segno di due elementi centrali per tutti i grandi movimenti che oggi lottano per il cambiamento, la lotta femminista e la ferma volontà di reagire agli imprevisti della Storia. Sul palco della Sala Petrassi salirà una delle cantanti, violiniste e compositrici più apprezzate della scena internazionale, la cubana Yilian Canizares con il Trio Resilient.