Sono stati quasi 50 mila i ragazzi laziali che hanno sostenuto l’esame di maturità nel 2020, un esame diverso da quelli precedenti per modalità e contesto. Dopo mesi di lock-down e lezioni a distanza, gli studenti di quinta hanno affrontato un esame semplificato, con solo l’orale e commissione completamente composta da membri interni.
Forse anche la profonda conoscenza dei professori che hanno accompagnato i ragazzi per 5 anni ha contribuito agli ottimi risultati ottenuti. Infatti in Lazio ben il 3% degli esaminati ha ricevuto la lode, e circa il 10% ha raggiunto il punteggio di 100: entrambi i dati sono raddoppiati rispetto all’anno precedente. I bocciati invece sono stati solo lo 0,3% del totale. Questi dati posizionano il Lazio in quarta posizione nella classifica delle regioni con maggior numero di studenti usciti col massimo dei voti, dopo Puglia, Campania e Sicilia.
Nell’assegnare i voti, i professori avranno probabilmente tenuto conto della situazione difficile vissuta dai ragazzi dal punto di vista psicologico, ma questo non vuol dire che i risultati non siano meritati. Bisogna infatti riconoscere l’impegno e la perseveranza necessari a mantenere la concentrazione per questi mesi complicati, e la prontezza dei maturandi ad adattarsi all’ultimo momento ad un esame ripensato per garantire la sicurezza di studenti e professori.