Roma ama la musica e la porta impressa tra le sue strade e le sue mura, con murales e targhe che ricordano artisti di ieri e oggi.

A partire da piazza Fabrizio De André alla Magliana che venerdì 20 e sabato 21 settembre ospiterà la fase finale del Premio intitolato al cantautore. La piazza è un luogo di aggregazione incastonato nel cuore del quartiere popolare. Sicuramente il cantautore, che con la sua musica ha raccontato vite autentiche della gente, lo avrebbe apprezzato.

Non così lontano dalla Magliana, tra i murales del Trullo, troviamo il bel volto di Gabriella Ferri. È in compagnia di molti altri personaggi, come Samanta Cristoforetti e Greta Thunberg, rappresentati sui vecchi palazzi Ater, in un quartiere trasformato in un esempio unico di riqualificazione spontanea attraverso la street art. A rendere omaggio alla cantante e attrice, simbolo della canzone popolare romana, un’opera realizzata in via Brugnato da Manuela Merlo Uman.

Anche la toponomastica capitolina ha voluto omaggiare Gabriella Ferri, con una piazza intitolata al Laurentino.

E’ tatuato su un’intera parete di una palazzina l’omaggio a Eros Ramazzotti nel quartiere di Cinecittà. L’artista “nato ai bordi di periferia” è stato immortalato nel murale dello street artist Cosimo Cheone Caiffa nel suo quartiere vicino alla casa, in via Carlo Calisse, dove ha vissuto prima di diventare famoso. E tra le palazzine Ater del Lamaro, sembrano risuonare i versi di “Adesso tu”: “dove l’aria è popolare/è più facile sognare/che guardare in faccia la realtà”.

Un amore “bello come il cielo” quello che la città riserva a Claudio Baglioni e lui ricambia. Scorci della Capitale si ritrovano nei suoi brani, solo accennati, come il Tevere «che andava lento lento», o da protagonisti, come  Porta Portese. Per i suoi settant’anni a Centocelle in piazza San Felice da Cantalice è comparso un murale pensato dai fans e realizzato da Marupal. Baglioni è in primo piano, rappresentato da giovane, nel periodo in cui si esibiva nel quartiere ed è circondato dalle strofe del brano “Strada facendo”. A lui il sindaco Roberto Gualtieri ha conferito la massima onorificenza cittadina, la Lupa Capitolina, e per lui è aperto l’invito del Municipio V a tornare ad cantare a Centocelle, come ai vecchi tempi.

A ricevere la Lupa Capitolina è stata anche la giovane band romana dei Måneskin e il Maestro Uto Ughi.

A Trastevere vicolo del Buco 7 è una tappa obbligata per i fan di Lucio Dalla. Qui l’artista ha vissuto e lavorato per dieci anni, dal 1980 al 1990. L’affascinante vicoletto è inserito in un contesto di romanità ancora autentica, con gli edifici abbelliti da fiori e piante rampicanti e il retro dell’abside della chiesetta Santa Maria della Luce.

Prende il nome dalle dimensioni anguste dell’osteria che vi si trovava, detta appunto il Buco, che rimase aperta fino all’Unità d’Italia. «In questa casa ha vissuto Lucio Dalla (1943-2012), protagonista della musica italiana.

È la notte dei miracoli, fai attenzione, qualcuno nei vicoli di Roma ha scritto una canzone” recita la targa commemorativa. E il brano, ha ricordato l’amico Antonello Venditti, fu scritto proprio nella casa romana.

Era tutta un’altra Roma quella del piazzale Prenestino in cui visse tra il 1956 e il 1963 Lucio Battisti. La sopraelevata che oggi ne segna così prepotentemente il profilo non c’era ancora, quando Battisti trascorse l’adolescenza al civico n. 35, prima di trasferirsi in Lombardia. In suo ricordo, a cura del Municipio V, è stata apposta una targa sul portone dello stabile con la scritta: “In questa casa trascorse la sua adolescenza Lucio Battisti. Quegli anni il e il quartiere che lo vide crescere furono da lui ricordati in questi versi famosi ‘…e di un mondo tutto chiuso in una via e di un cinema di periferia, che ne sai della nostra ferrovia, che ne sai?..'”

Lo scorso 14 maggio anche “Il Califfo” ha ricevuto il riconoscimento cittadino con l’intitolazione di piazza Franco Califano nel Municipio III. La targa arriva a 11 anni dalla scomparsa dell’indimenticabile autore di “Minuetto” ed è stata inaugurata con una vera festa alla quale sono interventi fan e amici più stretti e la figlia del cantautore/poeta. Un tributo dovuto a uno degli artisti romani più rappresentativi.

E poi, il murale dedicato dalla AS Roma al cantautore romanista romano Lando Fiorini di concerto con l’Ater Roma, con il patrocinio della Regione Lazio. L’opera si trova a Testaccio, in via Evangelista Torricelli e porta la firma di Lucamaleonte. Lando sorride dalla facciata del palazzo, in un bel ritratto chiaroscuro con sfumature nella gamma di giallo ocra e marrone in armonia con i colori dell’edificio.