Inaugura oggi al Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps la mostra Terme di Diocleziano. Fotografare il Museo Nazionale Romano, a cura di Giorgio Di Noto (docente RUFA) e Chiara Giobbe (Responsabile di Palazzo Altemps), che presenta gli esiti del lavoro di documentazione fotografica svolto dalle studentesse e dagli studenti del Corso di Fotografia della Rome University of Fine Arts (RUFA) negli spazi di un’altra sede del Museo Nazionale Romano, la più antica: le maestose Terme di Diocleziano.
La mostra è anche l’occasione di presentare il volume omonimo, edito dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), che propone una ricca e completa restituzione del lavoro realizzato, e si inserisce in un progetto pluriennale di committenza fotografica per il quale ogni anno una classe di RUFA, in collaborazione con l’ICCD, lavora alla documentazione di un museo o di un’istituzione culturale.
Alle ore 17:00 nel Teatro di Palazzo Altemps un incontro dal titolo Documentare il Patrimonio Culturale presenta il progetto nel suo complesso, con gli interventi, tra gli altri, dei Direttori delle Istituzioni coinvolte.
Fotografare le Terme di Diocleziano
Il Museo Nazionale Romano ha aperto alle studentesse e agli studenti del Corso di Fotografia di RUFA gli spazi della sede storica delle Terme di Diocleziano, permettendo loro di indagare le Grandi Aule, il Chiostro di Michelangelo e tutti gli ambienti, interni ed esterni, che fanno parte del complesso delle Terme.
Oltre a questo, è stato possibile fotografare anche un evento straordinario: per la prima volta dopo molti anni, le Aule I-V sono state prima allestite per ospitare una grande mostra archeologica internazionale, e poi svuotate in vista dei lavori di restauro e valorizzazione del grande progetto URBS. Dalla città alla campagna romana.
Gli studenti e le studentesse hanno potuto così approfittare di questa occasione per documentare, in orari e con luci diverse, di giorno e di notte, questi suggestivi spazi confrontandosi con la struttura, la luce, le ombre e le superfici di questi luoghi maestosi ed eccezionalmente spogli. Oltre al rigore tecnico e metodologico necessario per un lavoro di questo tipo, ha trovato spazio anche un livello di sperimentazione: da questi diversi approcci emerge così una rappresentazione efficace, suggestiva e allo stesso tempo personale e inedita dei luoghi fotografati.