Si appresta a compiere il decimo anno di attività Hostaria Po, locale romano di Giorgio de Iulio. Situato vicino il quartiere Coppedè, Hostaria Po nel tempo ha consolidato la sua identità di ristorante di cucina italiana, con un focus sulla romanità, senza perdere mai di vista quell’impronta familiare che l’ha sempre connotata e che è molto apprezzata dai clienti italiani e stranieri.
“È un orgoglio spegnere dieci candeline. Negli anni ho lavorato per crescere e rafforzare l’identità del mio locale. Mi piace far sentire a casa i clienti, per me oltre a una buona cucina è fondamentale il servizio di sala, l’accoglienza, la passione ‘carnale’ per questo lavoro che trasmettono i ragazzi in cucina e in sala” racconta de Iulio.
Alla scoperta dei piatti Ten Best
Per celebrare questo importante traguardo, a partire dal 27 settembre, saranno inseriti all’interno del nuovo menu i dieci piatti più iconici, uno per ogni anno dal 2013 al 2022, rivisitati in chiave contemporanea. La Ten Best sarà facilmente riconoscibile in carta grazie a un piccolo logo che li simboleggia.
Andando in ordine cronologico, si parte dal 2013 con il Fagottino di pasta fillo alle verdure e taleggio con fonduta di parmigiano e mosto di vino rosso; il 2014 è rappresentato dai Gamberoni al lardo e rosmarino su crema di patate e zenzero, mentre il 2015 è l’anno dei Paccheri freschi con pesto di pistacchio e gamberi cotti e crudi. Nel 2016 trionfa il Tiramisù di Hostaria Po, un must del locale servito al tavolo con una piccola brocca di caffè che il cliente può aggiungere al dessert.
Nel 2017 entra in carta un piatto dal respiro più internazionale come il Pollo al curry, con riso e verdure al vapore e nel 2018 a farla da padrona è la Bistecca di manzo panata e fritta. Si procede nel 2019 con il Tortino di mele e cannella con gelato alla crema e si arriva al 2020 con l’Amatriciana di gnocchi acqua e farina, guanciale e pecorino. Il 2021 è simboleggiato dalle Linguine al nero di seppia, curcuma, lime e crudo di gamberi; il 2022 è presente in menu con l’Anatra al fumo di ciliegio, mirto e mirtilli. E il 2023? “L’anno non è terminato, devo vedere quale piatto del nuovo menu conquisterà i clienti” aggiunge Giorgio.
La nuova proposta gastronomica
In occasione del decimo compleanno è stato modificato anche tutto il menu di Hostaria Po che prende spunto dalla tradizione della cucina italiana per arrivare a qualche piatto più innovativo, mantenendo sempre una grande attenzione alla scelta delle materie prime.
L’ambiente vissuto e accogliente, si sviluppa su 70 mq per circa quaranta posti a sedere tra dentro e fuori. Sulle pareti scaffali di vino e una grande lavagna che racconta la filosofia del locale. Al tavolo si inizia con una degustazione di pane e focaccia fatti in casa con olio extravergine della famiglia Prosperi. Fra le nuove preparazioni da assaggiare la caponata, cucunci e pistacchio salato; il vitello tonnato con uovo di quaglia, salsa tonnata e foglie di cappero; il cuoppo di alici fritte di lampara con maionese acida.
Tra i primi piatti il risotto alla barbabietola, fonduta di pecorino e liquirizia; i conchiglioni al tonno sott’olio con pesto di finocchietto, capperi di Pantelleria e salsa ‘nduja. Poi lo stinco di maiale CBT con senape e mele; i calamari arrostiti al timo con crema di patate al limone, olive e pistacchio; il salmone scottato con salsa teriaki, mango e friggitelli.
Da abbinare il vino della casa della Cantina Stefanoni, le etichette di piccoli e grandi produttori di tutta Italia: “Fuori carta sono presenti anche i vini stranieri in particolare quelli provenienti dalla Francia e da nuovi paesi emergenti” specifica il proprietario e sommelier di Hostaria Po. Disponibile anche una selezione di vini alla mescita. Da quest’anno la scelta beverage è arricchita da una piccola e interessante carta dei cocktail in continua evoluzione.