Riapre ufficialmente al pubblico il primo settore rigenerato di Largo Mengaroni, la piazza principale di Tor Bella Monaca.
L’intervento è parte integrante del Cantiere di rigenerazione educativa CRESCO, promosso e interamente finanziato dalla Fondazione Paolo Bulgari, in collaborazione con il dipartimento DICEA dell’Università La Sapienza di Roma e con l’Associazione culturale Cubo Libro, e realizzato con il sostegno dell’Assessorato Ambiente di Roma Capitale (istituzione competente sulla piazza) e del VI Municipio Le Torri.
Il profondo restyling del grande spazio pubblico ha l’obiettivo di restituire al quartiere una piazza degna di questo nome: un luogo bello e confortevole per il relax, lo svago e il divertimento dei residenti di tutte le età; uno spazio di ritrovo, socializzazione e ricostruzione di legami comunitari; una grande aula all’aperto per il lavoro educativo con i più giovani. Un bene comune da custodire e mantenere tutti insieme.
Il primo grande spazio di Largo Mengaroni a tornare nella disponibilità della cittadinanza comprende una zona relax affacciata verso via Quaglia, dotata di sedie e tavolini; un nuovo campo da street basket adiacente all’area parcheggio; la stradina antistante i locali delle associazioni, portata a livello degli uffici e pedonalizzata. L’intervento ha dotato la piazza di nuove aiuole, alberature e fiori, di nuovi punti luce e di ampie sedute, e ha portato al completo rifacimento della pavimentazione con asfalto drenante colorato. La riqualificazione della piazza sarà completata entro la fine di ottobre.
“È un momento di festa per l’inaugurazione della prima parte degli interventi del progetto di rigenerazione urbana della Fondazione Paolo Bulgari di cui ringrazio il presidente Paolo Bulgari e il direttore e Giulio Cederna. – dichiara Sabrina Alfonsi, assessora Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti – Un progetto che, come Amministrazione, abbiamo convintamente sostenuto e continueremo ad accompagnare nelle sue fasi successive non solo per la sua ricaduta nella riqualificazione di un’area della città che ne ha fortemente bisogno ma, soprattutto, per il suo fondamentale valore aggiunto nell’essere frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto attivamente il tessuto sociale del quartiere, con l’obiettivo di rafforzarne il senso di comunità. Questo intervento rappresenta davvero un caso di scuola dell’importanza del partenariato tra amministrazione pubblica e settore privato nel dare vita a progetti che puntano al miglioramento della qualità della vita e della socialità della nostra città”.
“Inaugurare i primi spazi rinnovati – dichiara Paolo Bulgari, presidente della Fondazione – è per noi motivo di grande soddisfazione, ma siamo già al lavoro per progettare il dopo e cioè la cura della nuova piazza. Lo stiamo facendo attraverso un percorso che coinvolge le associazioni locali e i cittadini, con il supporto di Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà. L’obiettivo è quello di favorire la nascita di un patto di collaborazione che permetta al territorio, in accordo con le istituzioni, di far vivere la piazza con attività quotidiane di cura, iniziative ed eventi. Il rifacimento di Largo Mengaroni è parte di un cantiere molto più ampio su cui la Fondazione è al lavoro da tre anni: abbiamo promosso un ampio ventaglio di interventi in favore della comunità educante e riqualificato il giardino centrale dell’IC Melissa Bassi. Il nostro intento è quello di rimettere al centro la scuola e gli spazi educativi dove ce n’è più bisogno. Ci auguriamo che il nostro esempio possa spingere altre fondazioni e altri privati a investire nella comunità educante, che è il presente e il futuro del nostro Paese”.
Un percorso di progettazione partecipata
Esito di un lungo percorso di progettazione partecipata avviato nel giugno del 2020 con i residenti e le associazioni della piazza, l’intervento è firmato dall’ingegnere Marco Gissara e dall’architetto Maria Vallo, coadiuvati da un team costituito dall’ingegnere Pierluigi Palese, dall’architetto paesaggista Cecilia Zamponi e da Pasquale Leonardi, ingegnere strutturista, e Marco Palese, designer. “L’anima della piazza c’era già: il patrimonio di attività, esperienze, interazioni, desideri dei suoi abitanti – affermano i progettisti Gissara e Vallo – La sfida del progetto è stata prendere spunto dal contesto e dalla sua ‘anima’ per adeguare le caratteristiche fisiche dello spazio pubblico e amplificarne la possibile fruizione: renderlo ‘Piazza’ Ferruccio Mengaroni e non più un semplice ‘Largo’”.
“L’inaugurazione è un passo importante all’interno del percorso collettivo di costruzione della comunità di Largo Mengaroni – dicono Claudia Bernabucci e Francesca Petrucci dell’Associazione Cubo Libro – Dopo oltre due anni di progettazione condivisa e di impegno quotidiano a fianco degli abitanti attivi, responsabili del bene comune, raccogliamo oggi il primo grande frutto di questo lavoro collettivo, svolto a più livelli con molti attori diversi. Speriamo di segnare con questo traguardo l’inizio di una nuova era in cui la cura del bene comune non dipenda dall’arbitrio dei singoli, ma da un processo condiviso che prenda forma dalla bellezza della piazza e si concretizzi nella costruzione di uno strumento orizzontale della sua cura, quale il patto di collaborazione”.