Per chi già conosce Mr Doyle, non è altro che un’evoluzione del format già sperimentato con successo la scorsa estate. La collocazione è sempre in vicolo del Gelsomino 68, una traversa di Via Gregorio VII a due passi da San Pietro, ma il giardino diventa coperto e riscaldato o meglio, diventa un vero e proprio ristorante, all’interno di una moderna serra urbana.
Mr Doyle
Grazie ad una collaborazione con botanici e paesaggisti, il verde è protagonista di tutto lo spazio ristorativo e non solo. La serra temporanea infatti è stata costruita all’interno di quello che, tempi addietro, faceva parte della Tenuta Piccolomini, e si adatta perfettamente alla natura circostante. Tutto intorno infatti, c’è un intero parco e all’interno della serra la disposizione e la scelta delle piante è stata pensata per far apprezzare ai commensali questa impronta green. Tavoli e sedie in legno da giardino, piante in coltivazione idroponica sugli stessi tavoli, 80 posti a sedere e una calda illuminazione, per apprezzare ancora di più i colori della natura che circonda le sedute.
La proposta food è quella a cui è abituato chi già conosce Mr Doyle. L’unicità è come sempre il metodo di lavorazione e cottura delle carni affinato in anni di esperienza, a partire da quel viaggio negli Stati Uniti durato ben due anni, in cui sono state percorse le “strade del barbecue” e incontrato i migliori Pit Master americani per rubare i loro segreti. È dagli Stati Uniti che arrivano anche gli affumicatori professionali utilizzati da Mr Doyle per cotture che vanno dalle 6 alle 12 ore, in perfetto stile low&slow, ovvero con fuoco basso e lento per favorire una cottura omogenea. L’affumicatura avviene inoltre con legni naturali di quercia non trattati, come da tradizione americana.
Il tocco italiano non manca, nella scelta dei profumi che compongono il rub, ovvero il mix di spezie dalla ricetta segreta, che dà un sapore inconfondibile alla carne, aggiungendo una nota mediterranea. Ma soprattutto nella scelta delle carni: Mr Doyle seleziona le migliori carni dagli allevamenti e macelli rigorosamente italiani.
Il menu è strutturato su piatti più o meno facili da consumare, dalle Tapas ai Panini, dalla carne al piatto alle Combo, grazie alle quali si può assaggiare tutta la proposta bbq di Mr Doyle. In tutti i piatti, compresi i primi presenti in carta, sono protagoniste le carni che hanno reso famoso il format di Mr Doyle: il succoso pulled pork, il golosissimo pork belly, il delicato pulled beef, le ghiotte pork ribs, gli hamburger di manzo e le pork sausages. Si diceva appunto dei primi piatti, che comprendono un Ragù di pulled beef e ricotta salata, una Gricia con pork belly croccante e una goduriosa Lasagna salsiccia(ovviamente smoked) e funghi. Ampia la selezione dei panini, che sono ben 16 proposte compresi gli Speciali. Fra questi spiccano il famoso Mr Doyle (con pulled pork, cavolo marinato, cipolla caramellata, cheddar cheese e salsa bbq), il Panino del Direttore che mixa pulled pork e pork belly, oppure Lo Spcial di Dicembre come Mr Klaus con aggiunta di carciofi.
Per il beverage, è prevista una carta focalizzata sulle birre artigianali, ma anche cocktail e una selezione di vini a rotazione, finalizzata a valorizzare i vitigni e le singole tipologie di vino.
Il BBQ Restaurant di Mr Doyle prende forma all’interno del progetto più ampio: L’Orto Romano. Uno spazio multifunzionale e un hub culturale che nasce con l’obiettivo di restituire al pubblico un luogo di Roma sconosciuto ai più. L’Orto Romano è una location contemporanea che mostra come sia possibile integrare in modo costante e intelligente la presenza del verde nella dimensione quotidiana, privata e pubblica. Per questo sarà disponibile ad ospitare eventi privati, momenti culturali, di business e di formazione.
Tra i partner del progetto c’è la vicina La Fattorietta, che è anche fattoria didattica e organizza laboratori creativi per i più piccoli, compresi quelli dedicati al cibo.