Il forno della famiglia Colapicchioni è una vera istituzione per Roma e i romani. Dal 1934 in quel di Via Tacito (76-78) nel quartiere Prati i Colapicchioni, di generazione in generazione, sfornano pane, pizza, dolci e recuperano tradizioni spesso dimenticate come nel caso del Pangiall’Oro.
Pangiall’Oro dolce del Natale di Roma
La ricetta è quella raccontata da Apicio nel 1° secondo d.c., Angelo l’ha perfezionata semplicemente scegliendo gli ingredienti migliori (le nocciole laziali, il pistacchio di Bronte, il miele biologico, frutta candita, cioccolato fondente, mandorle siciliane o pugliesi) rivestendo poi la pagnotta con un involucro a base di uova che conferisce al dolce quel colore dorato da cui ha origine il nome Pangiall’Oro che verrà brevettato nel 2002 visto il successo riscontrato presso la clientela. Angelo ci tiene a precisare che il dolce, anche se è profondamente legato alle festività natalizie, nel suo forno di via Tacito è sempre disponibile; del resto nel corso degli anni è diventato il prodotto di punta di Colapicchioni tanto da meritarsi una targa rossa con scritta dorata anche nell’altra sede di via Properzio.
Il Pangiall’Oro è anche stato protagonista di interessanti “rivisitazioni” come quella nata grazie ad un sacchetto di pepe nero. Un giorno un amico andò a fargli visita nel laboratorio di via Tacito e oltre ai saluti gli portò un sacchetto del pregiato pepe malesiano. Angelo lo apre e… “E che ci dovrei fare con questo?!” il suo amico risponde “E’ del pepe nero malesiano di Sarawak. Inventa un dolce! Per te sarà facilissimo!”.
Comunque, per arrivare al sodo, grazie a quel sacchetto di pepe di Sarawak nasce il Pan Pepato Imperiale. In questa versione oltre evidentemente al pepe nero di Sarawak ci sono anche dei frutti esotici tipici malesiani come papaia, ananas e spezie come lo zenzero.
Quest’anno a celebrarlo nella sua enoteca è l’amico Gianni Ruggiero. La data da segnare in agenda è quella di giovedì 16 dicembre a partire dalle 19 da Sogno Autarchico. Ad accompagnare i dolci di Angelo Colapicchioni, ci saranno i vini dell’azienda Principe Pallavicini, storica azienda laziale che da 350 anni opera con professionalità per offrire a Roma un vino in grado di rappresentarla. Tra le tante referenze in produzione, giovedì 16 dicembre saranno presenti due etichette dell’azienda che si sposano perfettamente con le focacce, il Pangiall’Oro e il Panpepato Imperiale. Il Roma Doc Bianco, una malvasia puntinata in purezza e lo Stillato, un vino passito sempre da malvasia del Lazio. Vini che hanno riempito i calici del Vaticano e la Corona d’Inghilterra. Gianni Ruggiero ha scelto Principi di Pallavicini perché rappresenta Roma e gli ricorda anche la sua Genova Pegli e Villa Pallavicini, voluta tanto dal Marchese Ignazio Pallavicini. Sarà una serata in cui si berrà in compagnia di Angelo Colapicchioni Gianni Ruggiero ed il Dottor Senni che ci racconterà la tenuta e la storia di una delle più antiche famiglie nobili d’Italia, ci si farà gli auguri di Natale e si degusterà questi dolci romani fin troppo dimenticati facendoli conoscere a chi ancora non li ha mai assaggiati.