A pochi passi dalle riviere di Anzio, meta gastronomica per turisti e residenti, fa bella mostra l’insegna di Osteria Nuova, il ristorante di Maurizio Criscuolo, portodanzese doc che ha dato vita ad un progetto che richiama l’atmosfera di casa per proporre momenti autentici fatti di accoglienza e gusto.
Osteria Nuova di Anzio
La famiglia di Criscuolo gestisce dal 1964 il lido Jolly a Lavinio ma sin dagli anni ’20 si occupa di stabilimenti balneari e quindi Maurizio, pur avendo una formazione specifica essendo laureato in scienze politiche con una tesi in demografia, ha sempre avuto contatti con il mondo della cucina.
Questa esperienza ha fatto nascere in Maurizio la voglia di cimentarsi ancora in ambito ristorativo con una proposta che potesse distinguersi dalle altre realtà presenti ad Anzio. L’occasione giusta si è presentata con la possibilità di restaurare una parte del primo edificio civile della storia del paese, una struttura voluta da Papa Innocenzio XII, un edificio pubblico sorto in contemporanea con la costruzione del porto.
Sobrietà e riservatezza sono gli elementi distintivi di una ristorazione fatta di meticolosa cura del particolare, di tempi più dilatati rispetto ad altri tipi di ristorazione. Le materie prime di qualità sono il filo conduttore di un menu aggiornato continuamente secondo la stagionalità e la disponibilità dei prodotti. La cucina di mare contraddistingue le proposte che Maurizio porta in tavola, piatti anche da condividere che valorizzano in molti casi pesci meno reclamizzati sorprendendo per l’autenticità del gusto. La piacevole condivisione è espressa da proposte come la Frittura dell’Osteria preparata sempre con prodotti freschissimi e dal Pescato del giorno in “Le Creuset” con foglie di sedano, cardamomo e patate, un inno alla buona tavola, un vero e proprio manifesto culinario della filosofia di Maurizio Criscuolo. La proposta enogastronomica è completata da una interessante carta dei vini costruita con un particolare focus sulle realtà vinicole del Lazio e un’attenzione mirata su champagne e wiskhy scozzese. La sala si avvale delle competenze di Marco Castaldi, nome già noto alla ristorazione romana, formatosi al Gambero Rosso con un Master in Comunicazione e Giornalismo Enogastronomico e responsabile del coordinamento formazione.