Il Treefolk’s Public House, una recente apertura in Viale Trastevere 192, ha ottenuto una grande attenzione mediatica grazie alla sua proposta innovativa nel panorama romano. Una cura nella scelta del design, una proposta gourmet dello chef Valerio Mattaccini insolita per un pub, il Cask Bar con le 12 birre in pompa, 8 on the tap e infine le 600 etichette di Whisky. Oltre alla proposta delivery, il Treefolk’s punta tutta la sua attenzione sul format della colazione e della proposta Lunch.
Treefolk’s Public House: “Good Morning Cocktail”
La drink list proposta al Treefolk’s Public House è differente in base ai diversi momenti della giornata. Viste le ultime restrizioni governative il consumo di cocktail accompagna molto spesso il Lunch, il Brunch o gli aperitivi anticipati. L’idea per questa nuova apertura è quella di portare in Italia lo stile British che dalle ore 11.00 del mattino predilige il consumo di cocktail, birre e bollicine. Quindi non è stato difficile adattarsi alle nuove restrizioni.
Vengono proposte sei tipologie di Bloody Mary e diversi Low alcohol, cocktail a bassa gradazione alcolica con base caffè, estratti, prosecco e fermentati.
Il Bloody Mary, a base di vodka e succo di pomodoro con aggiunta di spezie piccanti, viene storicamente degustato al mattino. La ricetta originale è molto facile e spesso veniva preparata in casa, deve esser soltanto mescolato e non shakerato. Probabilmente è il drink con più varianti e al Treefolk’s ne hanno previste ben sei. Con Tequila, Whisky o dal gusto più esotico a base di nettare di mango e tropical bloody mix. Il più azzardato è lo Scotch and blood, a base di succo di pomodoro, brodo d’anatra e una piccola porzione di scotch scozzese, Johnnie Walker Black.
Tra i Low alcohol c’è la rivisitazione del Mimosa, il Welcome Mimosa, un cocktail classico e di gran classe a base di spremuta d’arancia, zenzero, bergamotto e aggiunta di prosecco. Un drink che nei primi anni del ‘900 in Inghilterra, veniva consumato durante la colazione il giorno di Natale o come antidoto per l’hangover post sbronza.
Michele Ferruccio nei suoi cocktail ha sempre provato ad unire i vari reparti che caratterizzano il Treefolk’s, le birre, la cucina, il caffè e gli spiriti. Oltre al famoso Negroyster, l’Espresso Martini ne rappresenta un grande esempio. Un cocktail intramontabile a base di vodka, servito in una coppa da Martini da cui prende il nome, con l’aggiunta di caffè espresso e liquore al caffè. Al Treefolk’s c’è una grande particolarità nel servire questa rivisitazione, in carta Cremini Martini. La preparazione si conclude al tavolo.
Al cliente verrà servito un vassoio con una teiera contenente un liquore a base di caffè e whisky home made, due bicchieri con ghiaccio, una porzione di crema di caffè e una Moka. Un Espresso Martini scomposto e interattivo servito per almeno due persone o meglio due porzioni.
La drink list prevede anche cocktail no alcohlic, come il Fake Fizz a base seedlip, zucchero, limone spremuto e soda Perrier. Il seedlip è il primo distillato analcolico ottenuto seguendo metodi antichi, le cui radici ed erbe utilizzate per aromatizzare questa bevanda provengono dalla campagna inglese.
Tutti i cocktail del Treefolk’s Public House sono da asporto e in delivery. Il packaging utilizzato è il vetro o la lattina, tutto viene preparato in modo espresso poco prima della consegna.