SULLE TRACCE DEL MERISI: 3 chiese dove ammirare le opere di Caravaggio a Roma

SULLE TRACCE DEL MERISI: 3 chiese dove ammirare le opere di Caravaggio a Roma

Mentre aspettiamo la riapertura di mostre e musei, perché non concederci la meraviglia dell’arte disseminata nella nostra città. Il percorso immaginario di Caravaggio a Roma è un esempio lampante di quante opere ci siano da (ri)scoprire.

SULLE TRACCE DEL MERISI: 3 chiese dove ammirare le opere di Caravaggio a Roma

Poco dopo il suo arrivo a Roma, Caravaggio venne ricoverato nell’ospedale  del complesso della Chiesa di Santa Maria della Consolazione al Foro Romano, poi abbattuto. In uno degli edifici del Lungotevere Tor di Nona, che inizia da Ponte Sant’Angelo, si trovavano le carceri in uso fra il XV e il XVII secolo, dove il pittore venne recluso più di una volta a causa della sua proverbiale rissosità. Nelle vicinanze di via di Pallacorda invece, fra i palazzi rinascimentali del centro della Capitale, accadde un episodio che segnò per sempre la sua vita: l’assassinio di Ranuccio Tomassoni, avvenuto apparentemente per una lite durante una partita alla pallacorda, più probabilmente per divergenze politiche, poiché Caravaggio era sostenuto dalla corrente di nobili e prelati legati ai francesi, mentre il rivale spalleggiava gli spagnoli.
Il pittore visse nel rione di Campo Marzio, quel quadrato irregolare delimitato da piazza Navona, il Pantheon e via del Corso. La sua casa-atelier era collocata all’attuale civico 19 di vicolo del Divino Amore, una stradina parallela a via della Scrofa; questa via giunge alla chiesa di San Luigi dei Francesi, nel rione Sant’Eustachio, dove sono custoditi ben tre capolavori del pittore lombardo. Ed è qui, nella chiesa di Santa Maria del Popolo e in quella di Sant’Agostino che Caravaggio ha lasciato alcune splendide tele, ancora visibili nei luoghi dove furono collocate al tempo in cui le dipinse.

1. LA CHIESA DI SAN LUIGI DEI FRANCESI
Caravaggio, Cappella Contarelli, 1599 1602. San Luigi dei Francesi, Roma

Nella navata sinistra della chiesa nazionale dei francesi a Roma (fin dal 1589) sono presenti tre capolavori di Caravaggio. La Cappella Contarelli contiene il ciclo di San Matteo: la Vocazione e il Martirio l’uno di fonte all’altro, mentre sopra all’altare è collocata la tela di San Matteo e l’Angelo. Questi tre soggetti, fortemente anticonvenzionali per il tempo in cui furono realizzati, segnano il punto di svolta della notorietà dell’artista a Roma. Da quel momento, il Merisi divenne l’artista più richiesto in città, sotto la protezione del cardinale Francesco Maria Del Monte che lo aveva ospitato a lungo nella sua residenza di Palazzo Madama, ora sede del Senato. San Luigi dei Francesi è aperta alle visite di singoli o gruppi organizzati, con audioguide scaricabili sullo smartphone.

2. LA BASILICA DI SANTA MARIA DEL POPOLO
Caravaggio, Crocifissione di San Pietro, 1600 01. Santa Maria del Popolo, Roma

Mentre, per conto del Cardinale Del Monte, Caravaggio sta realizzando San Matteo e l’Angelo, gli viene affidato un altro importante incarico. Nel 1602 monsignor Cerasi gli chiede di dipingere due tele per la sua cappella nella chiesa di Santa Maria del Popolo, a sinistra degli archi di accesso dell’attuale piazza del Popolo. Anche in questo caso, il pittore non si lascia condizionare dal gusto imperante all’epoca, proprio anche dei suoi committenti, e realizza la Crocefissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo servendosi di ambientazioni popolari e di una tecnica della luce totalmente innovativa. In questa Basilica attualmente sono consentite solo visite singole e senza guida.

3. BASILICA DI SANT’AGOSTINO IN CAMPO MARZIO
Caravaggio, La Madonna dei Pellegrini, 1604 06. Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, Roma

La Madonna di Loreto (1604-1606), conosciuta anche come la Madonna dei pellegrini, è il capolavoro che l’artista donò ai padri agostiniani per averlo protetto dopo una lite efferata con un notaio, a causa della modella e amante del pittore, raffigurata nel quadro come la Madonna. Anche qui, l’artista mescola l’alto dei soggetti sacri con il basso del popolo romano che ama rappresentare; e il risultato è sorprendente. In questa chiesa è presente anche un capolavoro di Raffaello, l’affresco Il profeta Isaia (1511-1512).