Seabin è un cestino mangia rifiuti che si può posizionare in acqua e riesce a raccogliere circa 500 kg di rifiuti inquinanti l’anno, tra cui anche microplastiche e microfibre di rifiuti che sono normalmente più difficili da raccogliere, data la dimensione esigua, e che vengono solitamente ingerite da pesci e animali marini. Questi spazzini di mare aiutano a ripulire i porti, i canali e altre zone in cui spesso finiscono molti rifiuti che si degradano in acqua e danneggiano l’ecosistema. Il Seabin galleggia a pelo d’acqua, e viene installato in “punti di accumulo” dove i venti e le correnti marine tendono a far depositare i detriti galleggianti, riuscendo così a ‘catturare’ i rifiuti, mentre una piccola pompa espelle l’acqua filtrata. Il Seabin è in grado di lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, pompando fino a 25.000 L d’acqua all’ora.
Grazie ad un’iniziativa di Coop e LifeGate a favore dell’ambiente e per ridurre la plastica e i danni causati dall’inquinamento, questi spazzini di mare verranno resi operativi in 25 città italiane, con il compite di rendere le acque più pulite e raccogliere l’inquinamento. Le città coinvolte nel progetto al momento sono Firenze, Genova, Pescara, Solcio di Lesa, Castiglione della Pescaia, Livorno, Milano, Brindisi e Trieste.
Uno dei più recenti interventi dei Seabin è stato fatto a Milano, non una città marittima, ma che accumula inquinamento e detriti nei suoi canali. Così a inizio settembre è stato installato un cestino mangia rifiuti in Darsena, davanti alla sede milanese dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.