SHEPARD FAIREY.3 DECADES OF DISSENT: il progetto esclusivo alla Galleria d’Arte Moderna
SHEPARD FAIREY. 3 DECADES OF DISSENT è un progetto espositivo esclusivo curato dallo stesso Shepard, urban artist tra i più conosciuti al mondo, insieme a Claudio Crescentini, Federica Pirani e Wunderkammern Gallery.
Sperimentatore assoluto di linguaggi, stili e messaggi politici tramite l’arte, l’artista statunitense Shepard Fairey ha voluto creare un concept unico e irripetibile appositamente per la Galleria d’Arte Moderna, presentando un nucleo unitario di 30 opere grafiche inedite (2019) – con il quale ripercorre molti dei suoi temi di dissenso, tra cui la lotta per la pace e contro la violenza razziale, la difesa della dignità umana e di genere, la salvaguardia dell’ambiente – in dialogo con importanti opere della collezione d’arte contemporanea della Sovrintendenza Capitolina.
I personaggi di spicco dell’attivismo politico pacifista e anti-razzista, la volontà di operare e lottare per la pace del mondo e contro la violenza razziale, la difesa della dignità umana e di genere, la lotta contro la violenza sulle donne e l’infanzia violata, la salvaguardia e difesa dell’ambiente. Questi in breve alcuni dei temi politici della nostra contemporaneità perseguiti dall’arte di Shepard Fairey e rivitalizzati dalle sue opere in mostra, con un’idea base, fare dell’arte la legge del “dissenso” politico privato in funzione pubblica. Dissenso attivo e puntuale che va a connettersi, per scelta dello stesso artista, con una serie di “Interferenze d’arte”, ossia rapporti – concettuali, tematici, iconografici – che Fairey stesso, insieme agli altri curatori della mostra, ha voluto intenzionalmente creare per la Galleria, facendo dialogare le sue opere e i suoi temi con le opere della collezione d’arte contemporanea della Sovrintendenza Capitolina, costruendo percorsi visivi che tendono a loro volta verso altri e più personali intrecci visuali con i quali il pubblico potrà interagire e confrontarsi. Un concreto bisogno di sfidare visivamente sé stesso e la propria arte con l’arte del suo e del nostro recente passato.
“Interferenze” perciò fra le sue opere esposte e quelle di altri artisti contemporanei appositamente selezionati dall’artista, insieme al team curatoriale, e allestite, su idea dello stesso Shepard Fairey, in una sequenza unica tramite la quale il pubblico potrà riconoscere molte suggestioni stilistiche e artistiche di Fairey nello specchio dell’arte contemporanea italiana.
Dal 17 settembre al 22 novembre 2020
Da martedì a domenica ore 10.00-18.30
La biglietteria chiude mezz’ora prima
Chiuso lunedì