Nell’anno del trecentenario dalla nascita di Giambattista Piranesi, l’Istituto Centrale per la Grafica ha deciso di celebrare una delle figure più importanti tra gli incisori. Un titolo che pare pensato apposta “Piranesi, sognare il sogno impossibile”, per un uomo che sarebbe stato capace di accettare qualsiasi sfida.
Piranesi, sognare il sogno impossibile
Nella mostra che sarà visibile fino al 31 gennaio, verrà dedicato ampio spazio alle matrici che esaltano, nella loro unicità, il trionfo del progetto grafico piranesiano e del suo “sogno impossibile”. Ma la mostra vuole far conoscere al grande pubblico anche le stampe, i disegni , dipinti e pezzi archeologici che sono in rapporto con l’opera dell’artista. Insomma, si vuole mostrare un’immagine a tutto tondo del ruolo dell’artista nella costruzione di un immaginario visivo legato in gran parte al volto settecentesco della città di Roma.
I visitatori saranno accolti nelle sale espositive al primo piano di Palazzo Poli alla Fontana di Trevi da una proiezione multimediale a soffitto, curata da Civita Mostre e Musei, con la quale ci si propone di coinvolgere lo spettatore nella Roma della metà del Settecento, ambiente che Piranesi ha magistralmente eternato nelle sue Vedute.
Successivamente la mostra si articolerà nelle seguenti sezioni:
- I Capricci e le Carceri, architetture fantastiche del primo periodo
- Le Antichità Romane e il Campo Marzio
- Piranesi designer: Camini, Vasi e Candelabri
- Le Vedute di Roma e dei dintorni
- Vedute di Paestum