BIOPARCO: una specie in via d’estinzione a causa dei bracconieri. Hanno circa tre anni e provengono da giardini zoologici del nord Europa del circuito EAZA.
Si chiamano Bianchi per un errore di traduzione, sono a rischio d’estinguersi per un vuoto di prospettiva, di intelligenza e di rispetto. Un vuoto e una crudeltà fatti di bracconieri, e dei loro clienti, in un contesto globale in cui l’affare delle specie protette rappresenta il quarto mercato illegale dopo droga, armi e esseri umani: un giro di affari di 23 miliardi di dollari l’anno.
I loro nomi sono Thomas e Kibo, e sono i due Rinoceronti Bianchi (‘bianco’ proviene da un’errata traduzione del termine wijd, ampio, dato dai primi coloni olandesi in riferimento al labbro, e che finì con il diventare white, bianco) appena arrivati al Bioparco.
Hanno circa tre anni e provengono da giardini zoologici del nord Europa del circuito EAZA (l’Associazione europea Zoo e Acquari). Al Bioparco è stata messa loro a disposizione una nuova area di oltre 2.600 mq in cui è stata ricostruita un’ambientazione di savana africana, con piante per lo più di origine sudafricana.
I rinoceronti erano assenti dallo spazio di Villa Borghese da venti anni.
L’arrivo nello spazio capitolino si inscrive all’interno del programma di conservazione internazionale (EEP: Eaza ex situ program) per scongiurare l’estinzione di questi animali, veri e propri fossili viventi, mantenendo una popolazione protetta per ripopolare le riserve naturali in Africa.
In particolare, fra le cinque specie di rinoceronti ancora presenti nel mondo, il Rinoceronte Bianco è fra quelle più spietatamente uccise dai bracconieri, e la specie corre il rischio di scomparire in pochi anni.
Ecco alcuni dati recenti (fonte IUCN, Unione internazionale per la conservazione della natura): dai 60 rinoceronti (neri e bianchi) uccisi nel 2006 si è passati ai 1.124 animali massacrati nel 2017, di cui 1.000 Rinoceronti bianchi. Si stima che nell’arco dell’ultimo biennio siano stati venduti illegalmente più di 3.500 corni. Il corno è ritenuto, senza alcuna fondatezza scientifica, un medicinale e un afrodisiaco, e viene venduto a caro prezzo sul mercato clandestino.
Il Bioparco di Roma contribuirà economicamente al progetto promosso dall’associazione internazionale Save the Rhino, impegnata nella salvaguardia dei rinoceronti in natura.
Il Bioparco ha organizzato una serie di attività educative e di sensibilizzazione dedicate a questi mammiferi: il prossimo 10 ottobre il convegno dal titolo Gli ultimi rinoceronti, l’impegno contro il bracconaggio per le specie in via di estinzione. Inoltre, nei quattro fine settimana di ottobre lo staff didattico del Bioparco è a disposizione del pubblico presso la nuova area per svelare tutte le curiosità sulla biologia, le abitudini, nonché sulle minacce che incombono sui rinoceronti.
Maggiori informazioni sul sito del Bioparco
Fondazione Bioparco di Roma
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Credit Foto: Massimiliano Di Giovanni –Archivio Bioparco