ROMA: sotto l’Accademia dei Lincei, la più antica accademia scientifica del mondo, un ritrovamento eccezionale, il più antico laboratorio produttivo riemerso dal passato.
Sotto il giardino settecentesco dell’Accademia dei Lincei, la più antica accademia scientifica del mondo, e sede della Galleria Nazionale di Arte Antica – Palazzo Corsini, a Trastevere, durante gli scavi effettuati per trovare una collocazione alla cisterna per l’impianto antincendio del Palazzo, è stata rinvenuta una fornace di età romana risalente al I-III secolo d.C.
Un ritrovamento che ha dell’eccezionale, sia perché la fornace diviene il più antico laboratorio produttivo riemerso dal passato nel cuore della città, sia perché la sua scoperta ridisegna le vicende urbanistiche di Roma, in una zona che sembrava destinata soltanto all’insediamento di ville patrizie in epoca augustea.
La fornace di Trastevere era destinata alla produzione di pezzi fini destinati alla tavola, oggetti di ceramica, forse di vetro, sicuramente di ceramica invetriata: una tipologia di lavorazione eseguita con tecnica sofisticata che trasformava un manufatto dal costo relativamente basso in pezzo prezioso perché reso simile al vetro.
Lo scavo stratigrafico ha permesso di portare alla luce vari reperti: una piccola olla in cotto, un coperchio in coccio di una pentola, una scodella, una serie di oggetti da cucina e da mensa, ma anche piccole lucerne. Testimonianze fisiche che raccontano la storia della fornace collocandola in un continuum temporale di quattro, cinque secoli che la vedrebbe inizialmente come un insieme di magazzini e ambienti di supporto a una grande villa imperiale, per poi trasformarsi, tra il II-III secolo, quando Roma diventa una grande città con 1 milione e mezzo di abitanti, in laboratorio produttivo unitamente ad altre botteghe artigiane, visto che nello scavo sono stati rinvenuti oggetti in osso, fermagli e fermacapelli ancora parzialmente lavorati.
La Soprintendenza Speciale di Roma e l’Accademia dei Lincei stanno lavorando congiuntamente all’allestimento di una mostra in uno spazio aperto al pubblico, che potrebbe essere inaugurata dal Presidente della Repubblica il 20 giugno in occasione della sua annuale visita all’Accademia dei Lincei.
Lo scavo sarà visibile per due mesi circa, poi sarà ricoperto per proteggere i reperti. L’anno prossimo saranno fatti ulteriori sondaggi e scavi per capire meglio la vastità del ritrovamento di cui è ora visibile solo una parte.