FESTIVITA' DI SANT'ANTONIO ABATE 2019

FESTIVITA’ DI SANT’ANTONIO ABATE 2019: tornano i riti di inizio anno per lasciare alle spalle il vecchio e prepararsi al Carnevale.

La festività tipicamente religiosa, con la benedizione degli animali domestici, si unisce ad aspetti più giocosi, eredità della antica tradizione contadina e pagana.
Quindi via ai fuochi scintillanti destinati a purificare dall’anno vecchio e scaldare nel cuore dell’inverno, davanti ai quali ci si prepara per il carnevale, tutti insieme, uomini e animali.
Di seguito alcuni eventi divisi per territorio.
Roma Parco Appia Antica: Festa degli Animali 2019
Torna la tradizionale Festa degli animali domestici e da cortile del Parco Regionale dell’Appia Antica, in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate.
Anche quest’anno, domenica 20 gennaio, ci si ritrova nella Valle della Caffarella sul lato della via Latina, nei pressi di Largo Tacchi Venturi.
Maggiori informazioni su: www.poarcoappiantica.it
San Polo dei Cavalieri (RM)
Qui si procede come di consueto con la benedizione del fuoco santo e degli animali, Santa Messa, giochi popolari in piazza, processione, degustazione della bommacetta, ciambella, fava riccia e vino, gioco della “ruota di Sant’Antonio”, storico ballo delle “Pupazze” e spettacolo pirotecnico.
Velletri (RM)
Anche quest’anno tra sabato 19 e domenica 20 gennaio l’Università Mulattieri e Carrettieri della Città di Velletri organizza i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate: una manifestazione nella quale convivono momenti di carattere puramente religioso e di intrattenimento.
Ciciliano (RM)
I festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate iniziano la mattina del 20 gennaio con la benedizione degli animali e proseguono nel primo pomeriggio con i giochi popolari, come la moneta sul fondo della padella e la pignatta.
Jenne (RM)
Si festeggia il 20 gennaio S. Antonio “favaro” con caratteristica benedizione degli animali che vengono ”abbelliti” con coperte, veli e fronzoli vari. Dopo la cerimonia degustazione delle fave secche sbollite in acqua salata e del “fallone” una pizza di granturco cotta sotto la brace, segue la sagra della polenta con spuntature.
Capena (RM)
Una la tradizionale processione e benedizione degli animali, ha luogo a Capena l’accensione di un ciocco di ulivo sul sagrato della chiesa di San Rocco dal quale si accendono le classiche pipe di terracotta per mezzo di un ramo di rosmarino, presso il quale tutti si recano per accendere sigarette da fumare, bambini compresi.
Il tabacco odierno ha sostituito le erbe aromatiche che negli anni passati venivano utilizzate e fumate in rudimentali pipe.
Civitella San Paolo (RM)
Come ogni anno in Piazza San Giacomo si festeggia Sant’ Antonio Abate. La festa inizia nelle prime ore del mattino con l’accensione del “Fuoco di Sant’ Antonio”.
Dopo la S. Messa delle 11,00 si svolge la Processione con la statua del Santo, davanti alla quale sfilano un gruppo di cavalieri, le Consorelle dell’Addolorata e i Confratelli di San Giacomo.
Al termine della Processione si effettua la benedizione della Popolazione e degli Animali. Nel pomeriggio la Festa continua con la mostra degli Animali, Carne alla brace e formaggio fresco.
Ladispoli (RM)
Dopo la messa e la processione che coinvolge le strade principali del paese, la statua di S. Antonio viene depositata nell’abitazione di un ospitante.
Cerveteri (RM)
La festa, che decreta anche l’inizio del carnevale, ha luogo nell’antico Centro storico della città denominato “La Boccetta”, che custodisce la bellissima Chiesa intitolata a sant’Antonio con all’interno una pregiatissima statua lignea del Santo del XVIII secolo.
I festeggiamenti si aprono con la Santa Messa e la visita guidata alla chiesa – recentemente restaurata – ed al Centro storico. Alle 14 solitamente è la volta del ritrovo degli animali, carri e mezzi agricoli nonché dei bambini
mascherati, dando inizio alla processione per le vie del centro, con la partecipazione della Confraternita del SS. Sacramento.
Al rientro della processione, come è tradizione, dalla loggia della chiesa si svolge la Benedizione degli animali e dei mezzi agricoli, dai cavalli fatti sfilare con maestria, ai carri creati per l’occasione con animali di ogni tipo. Al termine, vengono distribuiti panini, vino, frittelle, cioccolata e vin brulè.
Una festa resa possibile dalla collaborazione tra la Parrocchia e la Pro – Loco, l’associazione dei Massari Ceretani, quella dei Cavalieri Etruschi ed infine dei gruppi Rionali. La prima edizione di questa festa risale addirittura al 17 Gennaio 1712.
La festa si svolge giovedì 17, domenica 20 gennaio.
Santa Marinella (RM)
Il Santo viene ricordato per la sua lotta contro il Demonio che si presentava sotto forma di bestie. Dopo una messa una processione porta l’immagine del Santo per le strade del paese.
La manifestazione si svolge domenica successiva al 20 gennaio.
Allumiere (RM)
La festa dedicata al protettore degli animali inizia con una messa che ne ricorda la vicenda umana, si preparano frittelle, dolci di riso e castagnole. Si aprono i festeggiamenti con gruppi in maschera e giochi in piazza, sfilate di carri allegorici e benedizione degli animali nella piazza principale. Infine si svolge la corsa dei cavalli al fantino.
Tolfa (RM)
La consueta festa per il Santo viene qui completata, viste le tradizioni locali, da una corsa di cavalli.
Monterotondo (RM)
I festeggiamenti per S. Antonio Abate a Monterotondo durano ben 5 giorni, dal 12 al 21 gennaio, ma il momento più bello della festa dedicata al santo a Monterotondo è sicuramente la Cavalcata che si protrae per circa due ore e mezzo per accompagnare il Santo lungo un percorso che può variare leggermente ma che ha come tappe
obbligate le altre tre chiese (il Convento dei frati cappuccini, Gesù operaio e Santa Maria delle Grazie) e il cimitero. Qui il rispetto per i defunti impone, diversamente che nel resto del percorso, silenzio e meditazione. E il silenzio, viene suonato dagli ottoni; in questo unico momento il loro ritmo si quieta.
La cavalcata è uno sciame colorato. Alcuni la vorrebbero ancora più colorata, i cavalli sono agghindati di fiori fatti di carta velina e sostenuti da fil di ferro, un richiamo al tempo in cui si inghirlandavano i buoi per propiziare la fecondità degli animali.
Rocca Priora (RM)
Dal 12 al 27 gennaio a Rocca Priora si festeggia S. Antonio Abate da ben 168 anni: celebrazioni religiose, benedizione degli animali, carri allegorici e degustazioni enogastronomiche.
Da non perdere la Festa delle cellette, la pasta fatta con acqua e farina, condita con sugo di pomodoro, tonno e aglio, e la Festa del tozzetto, dolce tipico di nocciole e la Sagra dello Scottone, dove si potrà degustare lo “Scottone”, ricotta calda mangiata con il maritozzo (pane di polenta).
Formello (RM)
Domenica 20 gennaio il programma delle festività prevede tre messe, lo sparo delle bombe e l’accensione dei fuochi, la sfilata dei cani, la sfilata della banda musicale, lo scocciapilacce e i giochi per bambini, la visita guidata al museo del parco di Veio, la processione e lo spettacolo pirotecnico.
Immancabili stand gastronomici con apertura dalle ore 17:30, quindi cena leggera prima dei fuochi d’artificio delle 19:00.
Piglio (RM)
Il paese della Ciociaria è il cuore della DOCG del vino Cesanese, qui Sant’Antonio Abate si festeggia nel rispetto delle antiche tradizioni: con la benedizione degli animali e degli attrezzi agricoli.
nei giorni di sabato 19 e sabato 26 gennaio 2019 per due giorni nel paese i protagonisti sono il vino, le specialità gastronomiche e le tradizioni popolari.
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Rieti
È storica la manifestazione dei Cavalli Infiocchettati, la più sentita del quartiere, riprende una tradizione risalente ai primi del novecento, quando il mestiere principale era il carrettiere.
La tradizione consisteva nel portare i cavalli addobbati alla festa della benedizione in occasione della ricorrenza di Sant’ Antonio Abate protettore degli animali.
Selci (RI)
Di origini contadine, la benedizione degli animali portati dai proprietari, avviene davanti alle Chiese di San Salvatore e Santo Stefano con la distribuzione di una medaglia con le effige di Sant’Antonio Abate. Le celebrazioni proseguono con la Santa Messa e la distribuzione delle ciambelle benedette nel corso della liturgia.
Posta (RI)
La Festa in onore di Sant’Antonio Abate di Posta (RI) inizierà il 18 gennaio 2019, e quest’anno si concluderà il 20 gennaio.
La nascita della tradizione risale al 1800, quando, per mantenere in vita la chiesa dedicata al Santo e destinata ad essere chiusa, i confratelli usavano i soldi ricavati dalla vendita della legna che andavano a tagliare nei boschi e riportavano in paese con gli animai da soma. Da qui ha origine la tipica “sfilata delle stanghe”, ovvero il passaggio di animali, un tempo buoi, oggi sopratutto cavalli, che trascinano enormi tronchi di alberi destinati alla vendita. Questo è il momento più caratteristico e suggestivo della festa. I preparativi iniziano al mattino presto quando i cavalli e gli animali vengono preparati, strigliati e bardati con finimenti variopinti e ornamenti colorati così da creare un effetto d’insieme vivace e festoso. Gli animali sono accompagnati dalla banda musicale fino al momento
della benedizione e della conclusione della sfilata quando poi tutti i partecipanti e gli spettatori si rifocillano mangiando la polenta distribuita nei pressi della chiesa.
Altri momenti salienti dei festeggiamenti sono: l’accensione di un grande fuoco nella piazza del paese, simbolo evocativo della figura di S. Antonio Abate, attorno al quale si svolgono le serate danzanti e la sagra degli zampitti (stinchi di maiale cucinati secondo un’antica ricetta).
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Arpino (FR)
E’ la distribuzione gratuita della polenta il giorno di S. Antonio Abate, in ricordo del pasto caldo che la locale confraternita elargiva ai poveri in questa ricorrenza. La polenta viene cucinata in piazza da cuochi improvvisati, in grandi paioli di rame, le “cuttrelle”, ben condita con sugo e pecorino grattugiato e distribuita agli astanti.
Piglio (FR)
Il popolo pigliese ha dedicato a S. Antonio Abate una chiesetta ad est del paese alle porte della città, dove in passato c’era la transumanza delle greggi. Era usanza che proprio intorno al 17 gennaio i ragazzini andassero a bussare alle porte delle case del Paese chiedendo frutta secca, da poter mangiare insieme ai poveri.
E oggi i ragazzini continuano a bussare alle porte delle case, mantenendo viva la tradizione.
Ceprano (FR)
Fiera di S. Antonio, dopo la processione avviene la benedizione degli animali portati dai cittadini. Sagra delle “mosciarelle”, castagne appassite.
Morolo (FR)
Polentata di S. Antonio con salsicce e vino locale oltre alle tradizionali frittelle in Loc. Varico Basso.
Villa Santo Stefano (FR)
Il 17 gennaio si ripete il rito del Focaraccio di S. Antonio Abate, intorno al grande falò vengono distribuite bruschette, salsicce alla brace e vino rosso locale; al termine ognuno preleva un pezzo di carbone benedetto da far ardere nel proprio camino. Il 20 gennaio è prevista la sagra della polenta di San Sebastiano.
Bagnaia (VT)
Tra le Feste di S. Antonio in Provincia di Viterbo, a Bagnaia ogni anno si accende il “focarone” di Sant’Antonio Abate, che rappresenta un grande esempio di come si possano mantenere le tradizioni nel corso degli anni. Al giorno d’oggi e nel mondo globalizzato in cui viviamo, non è sempre facile trovare feste e tradizioni uniche
legate ad un particolare territorio. Sebbene la tradizione del fuoco di Sant’Antonio è nata, si è sviluppata ed è rimasta in diversi luoghi e territori, quella di Bagnaia risulta essere davvero unica.
Gli ingredienti principali della manifestazione che si ripete ogni sera del 16 gennaio di ogni anno, sono il grande falò di legna che brucia nella piazza principale allietando la temperatura tagliente di un pieno inverno, musica, vino e balli a volontà.
Prima della sua accensione un rivisitato corteo storico arriva da dentro le mura percorrendo tutta la parte più antica del paese, mentre i giorni successivi e quelli precedenti vengono organizzati giochi popolari, e vengono offerte cioccolata calda e cavallucci realizzati dalle donne del paese secondo la tipica ricetta paesana.
Sutri (VT)
Festeggiamenti e riti si accompagnano in onore di Sant’Antonio Abate il 17 gennaio di ogni anno. Il più spettacolare degli appuntamenti è senza dubbio quello della sfilata delle due “Cavallerie” della città, confraternite di congregazioni laiche d’origine contadina, che nel giorno di festa portano lo stendardo, con una sfilata di
cavalli riccamente bardati, sino in piazza dove avviene la benedizione e da qui condotto nella casa di un “Festarolo” eletto ognuno nell’ambito della propria Cavalleria.
Lo stendardo viene collocato su di un vero e proprio altare allestito all’interno della stanza più importante della casa che nel giorno della festa e nella settimana successiva rimarrà aperta a chiunque voglia far visita per una sosta di preghiera, allietata dall’offerta di biscotti ciambelle ed un immancabile bicchiere di vino.
La Domenica immediatamente successiva al giorno della festa i rappresentanti delle due cavallerie si contendono un Palio dipinto in una gara di abilità equestre chiamata “Corsa della Stella” ed è in questa occasione che messi da parte i buoni propositi religiosi la “sana” rivalità delle due fazioni esprime il meglio di sè.
Gallese (VT)
Questa tipica festa contadina ha il seguente svolgimento: – la vigilia in piazza Giovanni XXXIII ci si ritrova attorno al fuoco il giorno della festa, in piazza della Liberazione, davanti alla piccola chiesa di S. Antonio Abate, ha luogo il rito della benedizione di persone, animali e mezzi; poi si raggiunge in processione la basilica di San Famiano dove viene celebrata la Santa Messa.
Vetralla (VT)
Nel giorno della ricorrenza di questa festività si svolge nel paese una grande Fiera di Merci. Un tempo c’era anche il mercato degli animali. E’ un giorno in cui tutto il corso e le vie adiacenti si popolano di bancarelle per la vendita dei più svariati articoli richiamando nel paese gran quantità di gente. Davanti alla chiesa di Sant’Antonio, in piazza Marconi, vengono benedetti gli animali.
Cellere (VT)
Il 16 gennaio in piazza Castelfilardo si terrà la tradizionale benedizione degli animali.
Nell’antica Roma la fine di gennaio era contrassegnata da ricorrenze e cerimonie atte a purificare gli uomini e gli animali, i campi, per propiziarsi gli dei affinché permettessero il regolare rinnovamento delle stagioni. Questi riti pagani della benedizione dei campi sono trasmigrati nel cristianesimo ed ecco gli animali domestici benedetti sui sagrati delle chiese dedicate al santo.
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Valentano (VT)
Il 20 gennaio la gente di Valentano celebra Sant’Antonio Abate presso la chiesa di Santa Croce dove l’immagine del Santo è dipinta su di una grande tela dedicata alla Madonna sei Sette Dolori. All’alba i deputati della festa accendono un grande falò vicino alla chiesa, il cui portale viene addobbato con un festone di verde su cui
sono appesi dei mandarini. La benedizione degli animali avviene durante la messa della mattina nel corso della quale viene benedetta anche la “pagnottina de Sant’Antogno” poi distribuita ai presenti. Al termine vengono distribuite salsicce arrostite.
Soriano nel Cimino (VT)
Una delle più belle feste dedicate a Sant’Antonio si svolge a Soriano nel Cimino, ed è caratterizzata dalla benedizione degli animali che, in migliaia e di tutte le specie, sfilano per il paese accompagnati dalla banda musicale e dal carro del “Signore della Festa”, eletto ogni anno, il quale offre presso la sua casa un grande
rinfresco a tutti i turisti. Inoltre, in occasione della festa di Sant’Antonio, a Soriano nel Cimino, vien preparato il caratteristico e gustoso “Biscotto di Sant’Antonio” che per augurio e per tradizione viene fatto mangiare anche agli animali. Alla sfilata partecipano più di cento cavalli.
Marta (VT)
Si apre con una sfilata di butteri a cavallo che percorre il centro cittadino e raggiunge piazza Umberto I dove, sin dal mattino, vengono ammassati tronchi, rami, fronde e pezzi di legno vario. Alla sommità della catasta, così composta, viene piantata una croce e subito dopo viene acceso il tradizionale fuoco.
In tempi passati, attorno al fuoco, gli agricoltori e i pastori radunavano gli animali da lavoro (buoi, asini, cavalli, muli) e degli allevamenti (ovini, conigli, polli); oggi gli animali presenti appartengono a specie faunistiche assai diverse: cani, gatti, uccellini in gabbia, animaletti da compagnia.
Sermoneta (LT)
Domenica 20 gennaio 2019 torna la Sagra della Polenta a Sermoneta.
La festa della polenta a Sermoneta è una tradizione che si rinnova ogni anno in onore di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici e del mondo rurale.
Durante la giornata si svolgeranno riti religiosi e tradizionali, si gusterà la polenta e si assisterà a spettacoli. Immancabile la benedizione degli animali.
Norma (LT)
Anche qui si celebra Sant’Antonio Abate rendendo onore al principio ispirato dall’antico eremita: riconciliare l’uomo con la natura. Così Norma sceglie di mantenere viva la tradizione e di affiancarvi momenti conviviali.
Sezze(LT)
Nei Monti Lepini, precisamente a Sezze tutto è pronto per il nuovo evento promosso dall’associazione culturale “Setia Plena Bonis”. Domenica 20 gennaio è stata organizzata la celebrazione del Santo con una nuova edizione della benedizione degli animali presso il Parco dei Cappuccini, il programma prevede alle ore 11,00
accoglienza e raduno dei partecipanti con l’accensione del falò di Sant’Antonio, nel rispetto della tradizione.
Per maggiori informazioni: Associazione “Setia Plena Bonis” – cell. 334 372 8355