LUIS FELIPE ORTEGA: al Mattatoio di Roma Macro Testaccio fino al 22 marzo 2018 una panoramica del lavoro dell’artista messicano.
Il padiglione 9A accoglie A Horizon Falls, a Shadow, la prima mostra personale in Italia di Luis Felipe Ortega, curata da Lucilla Meloni. Partendo dal concetto di orizzonte quale limite oggettivo legato allo sguardo, nella verità espressiva di Luis Ortega si deforma quale metafora intrinseca di possibili nuovi itinerari, siano essi mentali o spaziali. Ecco allora emergere i tratti cruciali del pensiero umano, le grandi riflessioni come le ataviche domande che da sempre accompagnano l’essere umano. Lo spazio, il tempo, il vuoto sono il corpus concettuale intorno al quale Ortega definisce il suo precedere creativo.
Spazio tempo e vuoto sono tutti concentrati fina dal primo lavoro Long Night in the Present, dove 43 moduli di carta telata e grafite rappresentano il colore buio della “lunga notte” della strage di Ayotzinapa, che vide il rapimento e l’uccisione di 43 studenti in procinto di organizzare una manifestazione a Città del Messico. Quello stesso intento narrativo, ma di più intimo senso, sembra occupare le 88 piccole fotografie macchiate di pittura acrilica del lavoro Mirando a través de algo que parece uno mismo, il grande affresco di un viaggio spazio-temporale come esistenziale per Ortega, composto vivacemente da molteplici singoli dettagli di esistenza.
Seguono i video Altamura, dove le immagini di un paesaggio scorrono lentamente come fossero frammenti strappati al corso del tempo, Remake e la registrazione di due azioni performative, di forte eco beckettiano, sulla riflessione della condizione umana.
8 febbraio – 22 marzo 2018
Ex Mattatoio – Padiglione 9A
Piazza O. Giustiniani, 4 – 00153 Roma
Orario: da martedì a domenica ore 14,00 – 20,00;
Biglietto: Intero 6 euro – Ridotto 5 euro (Riduzioni per residenti in loco);
www.mattatoioroma.it