Giardino di Ninfa: riapre al pubblico uno splendido esempio di poesia e architettura medievale dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio.
Riapre al pubblico il Giardino di Ninfa. Da aprile ad ottobre riprendono le visite guidate all’oasi realizzata dalla famiglia Caetani sulle rovine della città medievale.
Una buona notizia per gli amanti della natura e dei paesaggi spettacolari. Il Giardino di Ninfa è aperto al pubblico soltanto in alcune date stabilite con l’ingresso regolato esclusivamente attraverso visite guidate al fine di preservare il suo delicato equilibrio ambientale.
Il giardino di Ninfa è stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000 al fine di tutelare il giardino storico di fama internazionale, l’habitat costituito dal fiume Ninfa, lo specchio lacustre da esso formato e le aree circostanti che costituiscono la naturale cornice protettiva dell’intero complesso, nelle quali è compreso anche il Parco Naturale Pantanello, inaugurato il 15 dicembre 2009.
La flora del Giardino di Ninfa
All’interno del giardino di Ninfa si incontrano varietà di magnolie decidue, betulle, iris palustri e una sensazionale varietà di aceri giapponesi, inoltre a primavera i ciliegi e meli ornamentali fioriscono in maniera spettacolare. Fra le oltre 1300 piante diverse introdotte che è possibile ammirare negli otto ettari di giardino ricordiamo i viburni, i caprifogli, i ceanothus, gli agrifogli, le clematidi, i cornioli, le camelie. Molte varietà di rose rampicanti sono sostenute dalle rovine ed estendono i lunghi rami vigorosi sugli alberi quali: Rosa banksiae banksiae, RosaTausendshön, Rosa ‘Mme. Alfred Carriere’, Rosa filipes ‘Kiftsgate’, Rosa ‘Gloire de Dijon’, Rosa ‘Climbing Cramoisi Supérieur’.Le rose arbustive bordano il fiume, i ruscelli, i sentieri o formano aiuole come Rosa roxburghii, Rosa ‘Général Shablikine’, Rosa ‘Mutabilis’, Rosa hugoni, Rosa ‘Ballerina’, Rosa ‘Iceberg’, Rosa ‘Max Graf’, Rosa ‘Complicata’, Rosa ‘Penelope, Rosa ‘Buff Beauty’. Il clima particolarmente mite di Ninfa permette anche la coltivazione di piante tropicali come l’avocado, la gunnera manicata del Sud America e i banani. Vi sono anche molti arbusti piantati non solo per la loro bellezza ma anche perché offrono ospitalità alle numerose forme di animali presenti fra cui si evidenzia il folto gruppo dell’avifauna rappresentato da oltre 100 specie censite.
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