Dal 21 gennaio al 17 aprile i Musei Capitolini ospitano la mostra Leonardo e il volo. Per la prima volta a Roma è possibile ammirare il manoscritto originale del Codice sul volo degli uccelli di Leonardo, accompagnato da un’esperienza multimediale e 3D. Il manoscritto contiene tutte le intuizioni, le idee e i sogni e i calcoli di Leonardo da Vinci sul volo e sulla possibilità che gli uomini potessero un giorno volare, così come gli uccelli, e in particolare quel nibbio che fin da bambino lo aveva visitato in sogno, quasi a mostrargli la via agli studi sull’argomento. I sogni, la fantasia e l’amore per la natura del genio, insomma, da cui germogliano studio rigoroso, scienza e umano progresso.
L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, da un’idea dell’Associazione Culturale MetaMorfosi, a cura di Zetema Progetto Cultura.
“Il Codice sul volo degli uccelli che abbiamo l’onore di ospitare ai Musei Capitolini è un po’ la ‘summa’ delle sue indagini in proposito. Nelle sue fitte pagine tratta di molto altro – spiega il vicesindaco e assessore alla Crescita culturale Luca Bergamo – Tra le altre cose di meccanica e di gravità, per poi approdare al progetto della sua più straordinaria fantasia: il volo dell’uomo attraverso una macchina volante. E ci si perde nei disegni minutamente particolareggiati di ogni meccanismo – prosegue – che i visitatori potranno ammirare ingranditi e animati attraverso gli apparati didattici multimediali, frutto della collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la Biblioteca Reale di Torino. Sempre grazie all’Istituto TeCIP della Sant’Anna, i visitatori potranno compiere in tre dimensioni quel volo del Grande Nibbio che Leonardo non poté mai realizzare. È a disposizione di tutti un evento di grande qualità e di assoluto rispetto per l’opera leonardesca”, conclude il Vicesindaco.
L’originale del Codice del volo degli uccelli, custodito nella Biblioteca Reale di Torino sin dal 1893, è un quaderno in cui Leonardo scrisse e illustrò i suoi studi sul volo. Basandosi sull’osservazione degli uccelli elaborò quindi i progetti per le macchine volanti.
Il Codice è esposto in un clima box appositamente realizzato che mantiene il corretto livello di umidità relativa. Le apparecchiature multimediali touchscreen permettono di sfogliarlo virtualmente e navigare in alta risoluzione, leggendo grazie alla trascrizione in italiano e in inglese. L’esposizione è arricchita da alcune copie anastatiche del Codice, a partire dalla preziosa edizione francese di fine Ottocento, anch’esse provenienti dalla Biblioteca Reale di Torino.
L’Istituto TeCIP della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa ha messo a disposizione contenuti multimediali appositamente realizzati per l’allestimento e immagini tridimensionali (3D) che permettono una percezione “immersiva” dei prototipi.
In sala anche un’installazione dell’Agenzia Spaziale Italiana che ripercorre le maggiori tappe del volo umano e robotico nello spazio con le missioni di Exomars verso Marte, i lanci dei satelliti e l’abitabilità umana nella Stazione Spaziale Internazionale.
Grazie alle tecnologie utilizzate, per alcuni minuti il sogno può contagiare anche i visitatori, circondati dallo spazio e dal tempo di Leonardo. Una sequenza di immagini tridimensionali di Sky 3D, dal documentario Alla conquista dei cieli di David Attenborough, interamente dedicato al volo, completa l’offerta al pubblico.
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