L’ingresso del Pantheon sarà presto a pagamento.
Ingresso a pagamento al Pantheon entro il 2018. Questa la promessa del ministro Dario Franceschini, intervenuto sul tema durante la presentazione del nuovo allestimento delle due Gallerie Nazionali Barberini e Corsini. “Entro questa legislatura – ha affermato il ministro dei beni e delle attività culturali – il Pantheon sarà visitabile pagando un biglietto, magari basso. La maggior parte degli incassi derivanti dai ticket andranno “alla struttura stessa”. Una piccola percentuale invece, confluirà nel “fondo di solidarietà per i beni culturali, come già fanno il Colosseo e tutti i musei, versandovi il 20% degli incassi”.
Un’altra rivoluzione condotta in prima linea da Franceschini. Il ministro infatti, già nella giornata scorsa aveva annunciato la nascita del Parco Archeologico del Colosseo. Struttura che, oltre all’Anfiteatro Flavio, comprenderà anche il Palatino, il Foro e la Domus Aurea.
Giusto far pagare il ticket per entrare in quella che i romani chiamano la “Rotonna”? Il dibattito è aperto. Fatto sta che il Pantheon, dove tra l’altro sono sepolti i primi due re d’Italia, la regina Margherita e Raffaello, rimane sempre un luogo di culto. Il “tempio di tutti gli dei”, voluto da Marco Agrippa nel lontano 120d.c., è anche una chiesa. Il Mibact dunque, dovrà confrontarsi con il capitolo ecclesiastico. È giusto far convivere la visita dei turisti con le celebrazioni dei fedeli? Ai posteri l’ardua sentenza.
La proposta di Franceschini: “Il Pantheon a pagamento”
“Il Pantheon – ha spiegato – fa 7 milioni di visitatori l’anno, ha costi di manutenzione e di gestione e credo che debba avere un biglietto d’ingresso, magari anche basso. C’è una situazione complicata per il fatto che si tratta di un luogo di culto, ma siamo a buon punto nei rapporti con la Chiesa. E’ necessario far convivere la visita dei turisti a pagamento con le celebrazioni per i fedeli e in questo senso ci sono già delle esperienze in Italia. Sono stati messi dei nastri che regolano l’accesso, ma resta il problema della biglietteria che non può stare dentro”.“